Moroso Fornitore Ufficiale di TFH presso le Nitto ATP Finals 2024 al Teatro dei Ragazzi e Giovani di Torino
Moroso si conferma Fornitore Ufficiale di TFH – Tennis Family House presso le Nitto ATP Finals 2024 (10-17 Novembre), il format di Hospitality della FITP, pensato per accogliere gli ospiti istituzionali dell’ATP, di Sport e Salute e della Federazione Italiana Tennis e Padel. Il progetto della mostra Metacosmo nasce da una riflessione sul cosmo e il suo rapporto con la realtà. Da qui si sviluppa il percorso di mostra all’interno degli spazi di TFH, presso il Teatro dei Ragazzi e dei Giovani, una struttura nata come cabina elettrica negli anni ‘30 e oggi centro di produzione teatrale che, per l’occasione, ospita la mostra di arte e design.
All’esterno tre opere accolgono il visitatore: la “falce di luna” di Ettore Favini, i “meteoriti” di Paolo Icaro e la celebre “serie di Fibonacci” di Mario Merz. Tre opere in cui l’atmosfera celeste e le leggi naturali dettano l’intensa relazione tra il cosmo e la Terra.
‘UNA’, 2023, l’opera luminosa di Ettore Favini posizionata sulla sommità della facciata sinistra, si staglia nel cielo attivandosi come un’eterna eclissi che regola le forze magnetiche del pianeta, sovrapponendosi al firmamento ed entrando in dialogo con Artificio naturale, 2011, un gruppo di cinque sculture in pietra di Matraia di Paolo Icaro, in prestito da Galleria Il Ponte, che per la loro struttura ermetica sembrano essere giunte come meteore per completare il paesaggio terrestre.
Sulla facciata di destra è installata la storica opera neon di Mario Merz, Progressione di Fibonacci, 1979, presentata in collaborazione con Fondazione Merz, in cui la serie numerica di Fibonacci compare come un manifesto di questa edizione, tracciando e introducendo le opere presentate all’interno degli spazi, in un raccordo tra fisico e irreale.
Accedendo al foyer del teatro un intervento site-specific dal titolo Starburst dello studio di architettura e design Stamuli, attende lo spettatore in un ambiente onirico.
Interno metafisico, 1963, di Giorgio De Chirico, gentilmente concessa dalla galleria SECCI, è un’opera unica nel suo genere, appartenente alla ricerca che l’artista svolgeva nella seconda metà del novecento sul materiale di accumulo, dopo aver indagato gli spazi prospettici, le figure e i soggetti che hanno contraddistinto la poetica della Metafisica. Un accumulo di materiali che troviamo appena dopo nell’opera Miami Avenue, 2019, di Mark Handforth, in prestito da Galleria Franco Noero, in cui pezzi di scarto, abilmente dipinti dall’artista, sono utilizzati per una composizione astratta che riporta le sembianze di una stella, la cui luminosità è data dalla lampada neon incastonata in essa.
Sul lato opposto l’opera luminosa di Mario Airò dal titolo Ottava di Cadmio, 2023, in prestito dalla galleria Vistamare, diventa un contraltare alle suggestioni visive concentrate in quest’area.
Entrando nel piccolo teatro l’installazione ambientale site-specific di Giovanni Ozzola, in collaborazione con Galleria Continua, prende forma dal soffitto dove l’opera Contando le stelle, 2024, immerge l’osservatore in un’orbita spaziale di circa 50 metri quadrati, catalizzando lo sguardo dell’osservatore verso l’alto, come accade in una notte stellata. Completano l’ambiente il neon circolare Illuminarsi rompendo l’eterno ritorno, 2024, prodotto per l’occasione, che traduce in parole la visione della terza opera presente nello spazio, Dust on my memories, 2016, composta da campane in bronzo sospese che riportano alla dimensione metafisica in cui un elemento scultoreo riconoscibile come oggetto quotidiano, diventa parte del paesaggio circostante, definendo un nuovo emisfero di lettura dello spazio.
Sotto il cielo stellato una installazione di divani Do-Lo-Rez di Ron Arad per Moroso, che nascono dal concetto del pixel, inteso come singolo elemento di un’immagine, un modulo base attraverso il quale il designer costruisce il suo progetto. Morbidi parallelepipedi a base quadrata, di diverse altezze, formano uno scenario unico, intersecando i principi del design industriale con un approccio creativo artigianale. Ad accompagnare Do-Lo-Rez gli sgabelli molleggiati 3Nuns, sempre firmati Ron Arad per Moroso. L’ironia concettuale si fonde con l’uso maestrale di un materiale come l’acciaio che nel progetto a volte è struttura rigida, cuore portante, mentre altre volte diventa un elastico che molleggia. A completare l’allestimento le poltroncine Square di Jonathan Olivares progettate per Moroso, caratterizzate dall’essenzialità delle forme geometriche e dalle linee precise e necessarie, in contrapposizione alle forme organiche dei pouf Anomaly, delle designer svedesi Front. Una serie di sedute, progettate per Moroso, la cui espressione artistica è legata in qualche modo alle forme animali o a qualche creatura sconosciuta. Anomaly è un progetto che vive di contraddizioni, a metà strada tra la manipolazione visionaria di un corpo e la progettazione di un oggetto da compagnia.
Un progetto di Giorgio Galotti e Claudia Pignatale
Progetto: FITP – Federazione Italiana Tennis e Padel, con la collaborazione di Sport e Salute
Project Manager: Andrea Pivano
Masterplan: Fabio Lattanzi / LastArch
Light Design: Massimo Pascucci
Programma musicale: Enrico Giaretta
Official Supplier: Moroso
Ringraziamenti: Besana Carpet Lab, Fondazione Merz, Galleria Continua, Galleria Franco Noero, Galleria Il Ponte, SECCI, Vistamare